I social network sono un’importante presenza nella nostra vita quotidiana, offrendoci modi per condividere esperienze, informare e informarsi, aggregarsi e divertirsi; basti pensare che in Italia 44 milioni di persone, pari al 74,5% della popolazione totale, ne usano almeno uno.
Per chi ha un’attività commerciale, i social network sono anche un prezioso strumento per gestire la relazione con il cliente e per pubblicizzare la propria azienda e i propri prodotti o servizi.Bisogna però ricordarsi che i social network, consci della propria capacità di connettersi in modo significativo alla vita dei loro utenti, impongono alcune regole a chi vuole promuoversi su queste piattaforme, per assicurare la massima correttezza nei confronti del consumatore/utente.
Questo discorso si applica anche alle farmacie e alla parafarmacie che, trattandosi di attività che hanno un impatto diretto sul benessere delle persone, sono sottoposte a un maggiore controllo delle modalità con cui promuovono i propri farmaci in ottica di tutela della salute pubblica.Il farmacista, che già nel punto vendita fisico fa da tramite tra il cittadino e la Sanità guidandolo nelle sue decisioni, deve quindi conoscere e comprendere le regole per promuovere la farmacia sui social, così da svolgere il suo ruolo anche sui canali digitali e costruire una comunicazione efficace e corretta.
Le linee guida per la pubblicità dei farmaci Otc e Sop fornite dal Ministero della Salute (aggiornate a luglio 2023) chiariscono e approfondiscono quanto già stabilito dal D.lgs. n. 219/2006, che limita la pubblicità dei farmaci ai soli Sop e Otc e comunque previa autorizzazione del Ministero della Salute.La normativa, tuttavia, non prende in considerazione la realtà dei social e la loro rapida evoluzione, motivo per cui interviene per l’appunto il MiS con le sue indicazioni per Facebook, Instagram, Youtube e, a partire dall’aggiornamento del 2023, TikTok.
Fermo restando la pubblicità “deve favorire l'uso razionale del medicinale, presentandolo in modo obiettivo e senza esagerarne le proprietà” e “non può essere ingannevole” (Art. 114 D.lgs. n. 219/2006), è necessario tenere in considerazione la natura intrinsecamente interattiva del digitale.Le linee guida quindi prevedono la disabilitazione dei commenti, per esempio:
- Utilizzando le Stories di Instagram;
- Pubblicando sulla pagina statica di Facebook con commenti e reazioni disabilitate;
- Caricando il video su Youtube disattivando il contatore delle view, i commenti e i like;
- Disattivando i commenti, la condivisione e il remix su TikTok.
Si tratta però di una disciplina in continua evoluzione perché sia la società che i social cambiano ed evolvono costantemente: oggi si risolve il problema dell’interattività azzerandola, un giorno forse si potrà sfruttare una delle caratteristiche distintive del medium per pubblicizzare farmaci senza rischi per il pubblico.
Se invece si parla di parafarmaci e presidi medico chirurgici non sono applicabili queste linee guida, ma rimangono fermi i principi di correttezza e chiarezza verso il consumatore, nonché un’attenzione nel creare messaggi rispettosi del paziente e della sua salute.
Conscio di queste informazioni il farmacista può realizzare sui social comunicazioni efficaci e interessanti coerenti con il suo doppio ruolo di professionista della salute e venditore.
Farmakom supporta la crescita della farmacia mettendo a disposizione i suoi specialisti nel digitale e nel social media marketing per aiutare il farmacista a creare il suo piano editoriale social e a produrre testi e grafiche accattivanti per catturare l’occhio degli utenti per comunicare promozioni, annunciare novità e pubblicizzare prodotti.