Iqvia ha pubblicato il suo rapporto sull’andamento del comparto farmacie e parafarmacie nel 2021, mostrando trend positivi che scacciano gli spettri della pandemia.
Farmacie e parafarmacie, una crescita importante
Secondo i dati Iqvia, le farmacie hanno chiuso il 2021 con un fatturato totale di 24,4 miliardi di euro, in crescita rispetto non solo al 2020 (+3,4%), ma anche al 2019 (+1,5%), un risultato a cui hanno contribuito non in piccola parte le ottime performance dell’ultimo trimestre del 2021, +7,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Questa crescita ha coinvolto anche la parafarmacia, che ha chiuso il 2021 con 876 milioni di euro di fatturato: confrontando con i due anni precedenti, si osserva un’incoraggiante crescita, nello specifico del 5,9% sul 2020 e di 3,7% sul 2019.
Per quanto riguarda i prodotti venduti, il farmaco etico, cioè il 57% delle vendite nel 2021, ha registrato una ripresa sia a valore che a volume rispetto all’anno precedente: +1,8% per un totale di 13,9 miliardi di euro e +0,9% per un totale di 2,43 miliardi di confezioni. Tuttavia, i prodotti prescritti non sono ancora tornati ai livelli pre-pandemia, considerando che il valore è inferiore del 1,2% rispetto al 2019.
Il comparto commerciale (OTC, SOP, integratori, alimenti, parafarmaci e cosmetici) è cresciuto complessivamente del 5,7% rispetto al 2020, con OTC/SOP che hanno raggiunto i 2,18 miliardi di euro (+2,5% rispetto al 2020), soprattutto grazie al forte incremento (+23,8%) registratosi nell’ultimo trimestre dello scorso anno.
Osservando il paniere dei prodotti, i dati più interessanti riguardano:
- Nutraceutici, 4,09 miliardi di euro, +7,7% rispetto al 2020;
- Prodotti COVID, 1,97 miliardi di euro, +14% rispetto al 2020;
- Nutrizionale, 373 milioni di euro, -2% rispetto al 2020;
- Cura della persona, 1,9 miliardi di euro, +1,4% rispetto al 2020.
Crescita a doppia cifra per l’eCommerce per la farmacia
Come già ipotizzato nel corso del 2020, il boom dell’eCommerce per la farmacia non è stato un fenomeno limitato all’emergenza sanitaria: i cittadini che si sono rivolti all’online per timore dei contagi hanno continuato a rivolgersi a questo canale anche dopo le fasi peggiori della pandemia.
Iqvia osserva che le vendite delle farmacie online del 2021 ammontano a un totale di 437 milioni di euro, +14% rispetto ai dati del 2020, che stabilizza il canale su una quota di mercato pari al 4% del comparto commerciale.
Alcune categorie di prodotti che nei punti vendita fisici hanno faticato, in quelli online hanno registrato trend positivi:
- Il nutrizionale è aumentato del 17,7% rispetto al 2020 e addirittura del 71% se confrontato con il 2019, per un totale di 12 milioni di euro;
- Creme, cosmetici e altri prodotti per la cura della persona hanno generato vendite per un totale di 141 milioni di euro, con un distacco del 12% dal 2020 e del 93% dal 2019.
Servizi e digitalizzazione
Iqvia giustifica la forte crescita sull’ultimo trimestre del 2021 con la necessità di effettuare periodicamente test per il COVID, che ha portato traffico in farmacia e quindi occasioni di aggiungere all’erogazione del servizio la vendita di prodotti.
Tuttavia, questo picco di affluenza ha anche rappresentato una sfida per il farmacista, che ha dovuto bilanciare la somministrazione dei tamponi con le sue normali attività di vendita: per certi versi, osserva Iqvia, è stata la prova del fuoco per la farmacia dei servizi, modello che ha subito una forte accelerazione con la pandemia e che si fa sempre più concreto.
Un altro aspetto durante la pandemia e che definirà il mercato dei prossimi anni è l’importanza della digitalizzazione.
Sergio Liberatore, AD di Iqvia Italia, osserva: “Si calcola che un anno di pandemia è equivalso a quattro anni “normali” in termini di sviluppo digitale del settore. La digitalizzazione è importante, si tratta infatti della necessità di offrire dei servizi ai propri clienti creando un canale di dialogo e fiducia. Da ora in avanti, la competitività passerà dai servizi che il farmacista saprà dare ai propri clienti anche online”.
Alla luce del rapporto di Iqvia, il farmacista è riuscito non solo a superare la pandemia, ma anche a trasformare le sfide di quel periodo in nuovi strumenti per soddisfare i suoi clienti e far crescere la sua attività attraverso servizi e digitale.
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