Oggi la sostenibilità ambientale è uno dei più importanti e urgenti temi non solo nell’agenda politica internazionale, ma anche nella mente dei consumatori.
Sempre più cittadini, infatti, si sono resi conto che il cambiamento climatico è reale e che le sue conseguenze possono essere letteralmente disastrose, con sempre più spesso notizie di fenomeni meteorologici e idrogeologici violenti, e di indomabili incendi che devastano ettari ed ettari di terreno.
Alla luce di ciò molti scelgono di agire a favore del benessere del nostro pianeta, modificando lo stile di vita in modo consapevole e preferendo comportamenti responsabili e a basso impatto ambientale.
Ciò passa inevitabilmente anche per i consumi, come dimostra l’indagine di Altroconsumo di febbraio 2023 in cui il 63% degli italiani si dichiara “sostenibile”; ma quali sono i comportamenti e gli ambiti che hanno portato gli intervistati ad assumere questa posizione?
- Gli italiani stanno attenti alla sostenibilità per quanto riguarda alimentazione (78%), acquisti (64%), mobilità (54%) ed energia (51%);
- Gli italiani prestano attenzione a non sprecare il cibo (39%), risparmiare energia in casa (31%), usare l’auto solo quando necessario (18%) ed evitare acquisti eccessivi (17%).
A livello globale si stima che il consumatore ecoconsapevole rappresenti il 22% del totale, con un aumento di 6 punti percentuali dal 2019 e con una stima di crescita fino al 56% entro il 2030, perciò è evidente come non mai che il retail debba adeguarsi a questo trend.
La farmacia, fisica e digitale, non è esente da queste considerazioni, anzi: un cliente attento alla salute del pianeta è spesso anche un consumatore attento al proprio benessere, e il farmacista ha un ruolo sociale nel promuovere buoni stili di vita, che spesso si incrociano con comportamenti ecosostenibili.
Il farmacista deve quindi recepire i temi green e farli propri per sviluppare nuovi strumenti di fidelizzazione e di accrescimento di valore del brand, e nuove occasioni di vendita e di crescita per la propria attività.
È, come si suol dire, più facile a dirsi che a farsi, ma anche se non immediato o semplice è un percorso fattibile e necessario per non alienare un bacino di acquirenti che, abbiamo visto, nei prossimi anni diventerà sempre più ampio e influente fino a rappresentare la maggior parte dei consumatori.
Il punto di partenza di questa evoluzione green è capire quanto la propria farmacia sia green oggi e quindi definire le azioni correttive necessarie per raggiungere una maggiore ecosostenibilità.
Uno degli indicatori che si può prendere come riferimento è l’impronta ambientale, ovvero la quantità di CO2 che la farmacia immette nell’atmosfera come conseguenza diretta o indiretta di azioni come alimentazione elettrica, acquisto e trasporto di prodotti, gestione dei rifiuti, mantenimento di server, …
L’impronta ambientale coinvolge una moltitudine di fattori difficili da valutare, ma esistono società specializzate nell’analisi dei processi di un’attività e nella stima della sua quota di emissioni di CO2.
Senza per forza avere un numero preciso del proprio impatto carbonico si va sul sicuro se:
- Si presta attenzione ai materiali e ai processi con cui sono realizzati gli arredamenti del proprio punto vendita, puntando a quelli che dimostrano di rispettare gli standard di ecosostenibilità;
- Si installano pannelli fotovoltaici sul tetto oppure ci si affida a un fornitore energetico con certificazioni green;
- Ci si informa sui prodotti che si mettono in vendita, in particolare sui processi con cui vengono realizzati e sull’ecosostenibilità del packaging, puntando dove possibile al plastic-free;
- Si cerca di ridurre il consumo di carta, preferendo per esempio soluzioni digitali per la comunicazione come QR Code, newsletter e social, e per la gestione, come bacheche elettroniche, applicazioni e CRM;
- Si punta a efficientare i propri consumi, con apparecchiature elettroniche e lampadine di ultima generazione;
- Si riutilizza il riutilizzabile, per esempio spedendo gli ordini di un eCommerce per la farmacia negli stessi imballaggi con cui è originariamente arrivata la merce al farmacista dal fornitore;
- Si promuove la consapevolezza dell’impatto ambientale delle proprie azioni tra i propri clienti e il proprio staff, così che ognuno possa dare il proprio contributo a tutelare l’ambiente e il pianeta.
È anche possibile per il farmacista aderire a progetti di compensazione delle emissioni, cioè dove non è possibile annullare il proprio impatto ambientale si finanziano iniziative il cui risultato è quello di abbattere la CO2 atmosferica, come piantare alberi e tutelare le aree verdi che assorbono l’anidride carbonica.
Tutte queste azioni vanno quindi adeguatamente comunicate al cliente, così che può riconoscere l’impegno del farmacista e scegliere consapevolmente e responsabilmente di acquistare presso il suo punto vendita o il suo eCommerce per la farmacia.
Social network, blog e newsletter sono solo alcuni dei mezzi per far sapere al mondo quanto è green la propria farmacia e attirare quei consumatori, sempre più numerosi, che prestano attenzione alle tematiche ecologiche.
Da sempre Farmakom sostiene la crescita della farmacia e della parafarmacia, fornendo al farmacista gli strumenti digitali e la consulenza necessari per presidiare efficacemente il mercato sia sul canale online che su quello offline.
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