L’Osservatorio Nazionale sull'Impiego dei Medicinali (OsMed) dell'Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha pubblicato il rapporto “L’uso dei farmaci in Italia 2020” che fa il punto della situazione sul settore farmaceutico italiano, mettendolo anche in relazione con il quadro internazionale e globale.
L’analisi annuale di Aifa arriva in un momento di particolare rilevanza per l’industria del farmaco, in cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha messo a disposizione 20 miliardi di euro per la sanità e i dati emersi sul consumo dei farmaci sono di particolare utilità per orientare le decisioni sull’allocazione di tali risorse.
Nel 2020, l’ammontare della spesa farmaceutica italiana è stato di 30,5 miliardi di euro, senza sensibili variazioni rispetto al 2019; questa cifra ammonta a 2,5% del valore del mercato farmaceutico globale, pari a 1,2 trilioni di euro, suddiviso principalmente tra USA (42,9%), Europa (22,7%) e Asia (12%).
I 30,5 miliardi di euro italiani rappresentano la somma della spesa pubblica (76,5%) e di quella privata (23,5%), con una lieve flessione (pari al 0,8%) della prima rispetto al 2019.
La spesa farmaceutica pro capite è stata di 385,88 euro con un consumo medio di 1,2 dosi al giorno: si osserva una lieve diminuzione del valore economico, pur rimanendo stabile il dato dell’assunzione.
Per contro è aumentata la spesa a carico del cittadino, con i farmaci di classe C che hanno inciso per 5,7 miliardi, di cui 3,3 per quelli con ricetta e 2,4 per quelli di automedicazione.
La spesa maggiore si è registrata sui farmaci cardiovascolari nel canale della convenzionata e sui farmaci antineoplastici e immunomodulatori nell’acquisto diretto dalle strutture pubbliche.
Significativo l’aumento della spesa sui farmaci connessi al trattamento del coronavirus per un totale di +8,5%, con eparine e corticosteroidi i più acquistati e somministrati; importante la crescita anche del vaccino influenzale, +23,6%.
In calo invece gli antibiotici, -21%: l’adozione di misure sanitarie più rigide e il minor contatto interpersonale, infatti, hanno limitato la diffusione non solo del COVID, ma anche di altri patogeni.
Relazionando i dati sulla spesa farmaceutica con il reddito pro-capite, Aifa ha osservato una correlazione indiretta tra i due indicatori, dividendo così l’Italia in due: a Nord il valore di spesa lorda è più basso, mentre a Sud è più alto.
La distribuzione dei farmaci si poggia su una rete sanitaria complessa e articolata, che comprende canali come l’eCommerce per farmacia per fornire ai cittadini farmaci OTC e SOP, e parafarmaci direttamente a casa loro.
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