Nonostante il rimando della fiera al 2021, Cosmofarma continua a svolgere il suo importante ruolo di punto di riferimento per il mondo farmaceutico con gli interventi in diretta Facebook di esponenti di spicco delle principali realtà del settore.
Durante uno di questi appuntamenti, il Presidente di Federfarma, Marco Cossolo, ha presentato i dati raccolti da Doxapharma nel corso di 300 interviste a farmacisti e responsabili della farmacia per l’indagine Barometer marzo/aprile 2020.
La ricerca, svolta nel pieno dell’emergenza coronavirus, mira a fotografare la situazione all’interno della farmacia, che in questi mesi è stato un punto di contatto cruciale per il sistema sanitario italiano grazie alla sua capillarità, e capire come la crisi che ha colpito il nostro Paese ha influito e influirà sull’attività dei farmacisti.
Dall’indagine Doxapharma emerge che, oggi come non mai, la relazione è l’aspetto più importante per il professionista dietro il bancone, che ha dovuto prendere in carico nuove responsabilità nel corso dell’emergenza sanitaria.
In primo luogo, ha contribuito a snellire il percorso medico-paziente attraverso l’integrazione nel suo sistema della ricetta elettronica e la maggiore disponibilità all’ascolto e confronto, aiutando direttamente i pazienti sui problemi di salute, divulgando le corrette pratiche per la prevenzione e mettendosi a disposizione per chiarire il fiume di informazioni, a volte contrastanti tra loro, divulgato dalla stampa.
Questa comunicazione si è anche sviluppata su altri canali, adottando strumenti di contatto da remoto (come social, email e WhatsApp) per essere sempre presente per il paziente e al contempo limitare le occasioni di contagio che comporta l’incontro diretto.
Infine, sono stati integrati in maniera più estensiva i servizi di domiciliazione del farmaco che, sommati alla ricetta elettronica e alla comunicazione da remoto, hanno permesso di offrire al paziente ciò di cui ha bisogno senza uscire di casa e senza al contempo sacrificare la relazione e la necessità di un punto di riferimento competente e disponibile nel corso della crisi.
Si va così a consolidare sempre di più la figura del farmacista di relazione, che offre una consulenza più strutturata, completa, attenta e personalizzata: una figura imprenditoriale, consulenziale e comunicatrice infusa con la conoscenza e le competenze del professionista della salute, presente capillarmente su tutto il territorio.
La realizzazione completa di questa figura però richiede che il farmacista abbia tempo da dedicare alla relazione e dall’indagine Doxapharma emerge la necessità di ridurre il tempo richiesto dalle attività di backoffice e reinvestirlo sul paziente.
Questo aspetto diventa ancora più critico se si gestisce anche l’attività online, che proprio in questo periodo è cresciuta sensibilmente in risposta al coronavirus: la sfida dei prossimi mesi sarà bilanciare il canale fisico e quello digitale per essere sempre disponibile per il paziente e soddisfare tutti i suoi bisogni, sostenendo al contempo la crescita del farmacista con l’accesso a un pubblico nazionale.
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