L’emergenza del coronavirus ha avuto un forte impatto sul nostro Paese: dal 21 febbraio, primo contagio accertato di un residente italiano nel lodigiano, i numeri dell’epidemia sono continuati a crescere, così come la paura delle persone.
In questo scenario,
la farmacia rappresenta un importante baluardo nella lotta al virus, a livello sia di distribuzione di prodotti per la salute e la prevenzione, sia sociale, perché ai cittadini serve una figura di riferimento che li rassicuri in questo momento di crisi e il farmacista è in prima linea per svolgere questo compito, dal vivo e online.
E proprio l’eCommerce per farmacie e parafarmacie può giocare un ruolo significativo nell’Italia affetta dal coronavirus.
Nel corso delle settimane, l’incremento dei casi ha portato sempre più persone a prestare cautela nell’uscire di casa e con il Decreto dell’11 marzo il Governo ha messo limiti formali agli spostamenti delle persone in tutta Italia, imposto la sospensione delle attività non essenziali e chiesto a tutta la popolazione un impegno collettivo all’isolamento domestico.
Anche se le farmacie e le parafarmacie sono tra le attività autorizzate a rimanere aperte durante questa crisi, il canale online offre un’occasione per limitare l’esposizione al rischio di contagio e all’assembramento nel punto vendita.
Ma gli italiani sono interessati a cogliere quest’opportunità? Cosa sta succedendo nel settore dell’eCommerce farmaceutico del nostro Paese? Quali sono le reazioni dei nostri connazionali in un momento in cui abitudini e comportamenti sono radicalmente modificati dalle disposizioni governative?
Attraverso un’analisi dei trend online e dei dati forniti dal network di Farmakom, che comprende oltre 200 eCommerce per farmacie e parafarmacie, si può ricostruire come l’epidemia di coronavirus si è evoluta sui canali online attraverso i comportamenti degli utenti.
Gli interessi di ricerca
In un momento di incertezza e paura,
i motori di ricerca offrono un’utile fonte di informazioni per rassicurare le persone e orientare i loro comportamenti.
Impiegando i dati di Google Trends, si possono osservare gli interessi di ricerca degli italiani nelle ultime settimane ed evidenziare i picchi di interesse relativi ai temi della salute.
Corona virus
Coronavirus farmaci
Coronavirus tachipirina
Integratori difese immunitarie
Gel disinfettante mani
Mascherine
Dove trovare mascherine
Su tutte queste parole chiave
si può osservare un picco immediatamente successivo al primo contagio confermato del 21 febbraio, che indica la presa di coscienza dell’opinione pubblica sul tema e la ricerca di possibili soluzioni: per esempio, la tachipirina per l’associazione alla sintomatologia influenzale o gli strumenti di prevenzione come i gel disinfettanti o le mascherine.
È interessante notare il limitato numero di ricerche sulla parola chiave ‘corona virus’ antecedente al 21 febbraio: nonostante i numeri crescenti in Cina e nel resto dell’Asia, non veniva ancora giudicato oggetto di particolare attenzione per gli utenti di Google.
Successivamente al picco, gli andamenti si differenziano in base al termine di ricerca, mantenendo comunque volumi superiori rispetto alle settimane precedenti al contagio e registrando una crescita in coincidenza con i giorni dell’emanazione dei Decreti sull’estensione della zona rossa prima alla Lombardia e poi all’Italia.
Da queste parole chiave emerge già un interesse verso il canale online, come dimostra ‘amuchina gel online’:
Partendo da questo dato, estendiamo l’analisi agli argomenti di ricerca, ovvero a raggruppamenti di parole chiave che, seppur con l’uso di termini diversi, indicano la stessa intenzione dell’utente.
L’argomento di ricerca ‘farmacia online’ conferma la crescita di interesse verso l’eCommerce in questo periodo di crisi, con l’epicentro sempre collocato attorno al 21 febbraio:
Altri argomenti di ricerca mostrano l’interesse verso l’individuazione di una soluzione farmaceutica:
Vaccino
Farmaci antivirali
In questo periodo di incertezza però bisogna anche stare attenti alla disinformazione:
Internet offre voce a tutti ed è difficile distinguere le fake news dai dati reali.
Recentemente, un file audio ha diffuso la convinzione che la vitamina C fosse un valido metodo per prevenire e curare il coronavirus, e ciò ha avuto ripercussioni sui volumi di ricerca:
Vitamina C
Vitamina C coronavirus
Come si può osservare, anche in questo caso si è verificato un picco attorno al 21 febbraio, con una ripresa attorno all’8 marzo, in concomitanza con i Decreti, ma anche con la diffusione della fake news.
Ma anche le notizie verificate devono essere trattate con buon senso. È stata infatti resa nota l’efficacia di alcuni farmaci contro l’artrite nel trattamento del coronavirus, ma solo se inseriti in un regime terapeutico gestito da personale medico specializzato.
Questa notizia ha segnato un balzo delle ricerche per la parola chiave ‘artrite’:
Il ruolo dell’eCommerce per farmacia
Questi interessi che riscontro hanno avuto sugli eCommerce per farmacia?
I dati della rete di Farmakom evidenziano un incremento sia delle visite che delle vendite sul canale online, considerando i venti giorni prima e i venti giorni dopo il 21 febbraio, data del primo contagio:
- le visite medie giornaliere sono cresciute del 25,6%;
- le entrate medie giornaliere sono cresciute del 19,3%.
Questo dato conferma che
il maggiore interesse nella ricerca di prodotti online attraverso Google ha portato utenti a effettuare acquisti online, canale che normalmente offre il vantaggio della comodità, ma che in questo periodo di crisi permette di
evitare di entrare in contatto con altre persone e prevenire la diffusione del coronavirus.
Chi sta comprando cosa in queste ultime settimane?
Partiamo dal dato demografico.
Le crescenti limitazioni agli spostamenti e la progressiva chiusura di attività commerciali e di ristorazione hanno cambiato le abitudini degli italiani, ma questo fenomeno riguarda l’eCommerce?
Prendendo ad esempio il caso di una farmacia di Farmakom e individuando ancora il 21 febbraio come spartiacque, osserviamo il numero di utenti per fascia d’età e sesso:
Il verde acqua indica i giorni dall'1 al 20 febbraio, il viola quelli dal 21 febbraio all'11 marzo
Trend simili si osservano anche in altre farmacie online gestite da Farmakom e si può constatare un
maggiore interesse all’acquisto dei farmaci online da parte dei giovani a discapito degli over65.
Le discrepanze però non sono particolarmente pronunciate e si può trarre la conclusione che
l’eCommerce è già uno strumento adottato abitualmente dalla popolazione, a prescindere dal periodo preso in considerazione.
Per quanto riguarda le categorie di prodotto, ci possiamo concentrare su quelle che abbiamo esaminato in termini di ricerca.
Nello specifico, prendendo sempre in considerazione i venti giorni precedenti al 21 febbraio e i venti successivi, i dati di Farmakom mostrano:
- una crescita media del 90% per la categoria delle difese immunitarie;
- una crescita media del 16% per la categoria dei multivitaminici.
Non essendoci ancora una cura effettiva o un vaccino contro il coronavirus,
il comportamento d’acquisto giudicato più saggio è quello della prevenzione attraverso il potenziamento delle naturali difese immunitarie, con prodotti appositi e con le vitamine, senza però lasciarsi ingannare dalle fake news che li indicano come rimedio sicuro contro l’infezione virale.
E per quanto riguarda mascherine e gel disinfettanti?
Questi prodotti, balzati all’attenzione della cronaca per la loro grande richiesta, hanno segnato un
incremento nelle vendite particolarmente significativo per le farmacie online, in alcuni casi coprendo da soli il 42% di tutte le entrate della settimana.
Cosa possiamo concludere da quest’analisi?
Nel periodo successivo alla diffusione della notizia del primo contagio italiano, sono cresciuti i volumi di ricerca su temi collegati alla salute e alla prevenzione, e con essi le visite e le vendite sugli eCommerce per farmacia. In particolare, ai trend riguardo a vitamine, potenziamento immunitario e strumenti di prevenzione dal contagio (mascherine e gel) corrispondono aumenti nelle rispettive categorie dei prodotti online.
Pur non rappresentando un cambiamento di canale totale o definitivo, in questo contesto il ricorso al digitale per i propri acquisti farmaceutici permette agli acquirenti di ricevere il necessario per star bene senza esporsi a rischi per la salute e di ridurre il traffico sul punto vendita fisico e quindi i rischi per il bene pubblico.
In questo momento di crisi sanitaria,
l’eCommerce per farmacia rappresenta un’opzione per sostenere le misure di contenimento del contagio, permettendo comunque al cittadino di contattare il suo farmacista attraverso i canali online in completa sicurezza.