Nel corso della pandemia, la farmacia è stata in grado di evitare le drammatiche conseguenze economiche che hanno colpito altri business, grazie alla costante apertura, alla diffusione del canale eCommerce e all’alta richiesta di DPI e disinfettanti.
Questo quadro complessivamente positivo però non deve trarre in inganno: diversi comparti hanno sofferto più o meno gravemente il cambio di abitudini e di priorità degli italiani; i farmaci commerciali (SOP e OTC) hanno subito un calo perché i lockdown e l’attenzione alla salute hanno ridotto l’incidenza dei mali di stagione e perché è stata data meno importanza a disturbi minori.
I dati del 2021
Non c’è quindi da stupirsi che una volta allentate le misure, cioè nella primavera 2021, il comparto commerciale ha ripreso a crescere, accelerando sensibilmente in autunno (a partire dalla 43esima settimana si è superata la soglia basale) e raggiungendo così risultati soddisfacenti alla chiusura dell’anno.
Nel 2021 sono state vendute 245 milioni di confezioni di farmaci da banco:
- Il dato è superiore, seppure di poco, al 2020;
- Tuttavia, il comparto è ancora distante dai livelli prepandemia, accusando una flessione di 8,8%;
- Scomponendo per categorie, i volumi degli OTC sono diminuiti del 0,5%, mentre quelli dei SOP sono aumentati dell’1,5%.
Per quanti riguarda i valori, il fatturato dei farmaci da banco ha raggiunto i 2,4 miliardi di euro:
- Rispetto ai volumi, la crescita di valore rispetto al 2020 è più consistente, cioè +3,3%;
- Anche in questo caso, però, serve ancora tempo per colmare il -3,4% rispetto al 2019 e ritornare ai livelli prepandemia;
- Sia OTC che SOP contribuiscono alla crescita del comparto, rispettivamente con +2,8% e +4,9%.
Ricordiamo che tra OTC e SOP i primi hanno maggiore peso sulle vendite di farmaci commerciali: rappresentano circa i tre quarti sia dei volumi che del fatturato, perciò anche se i SOP hanno performato meglio a livello percentuale, i numeri degli OTC sono comunque più rilevanti.
Categorie e canali di vendita di OTC e SOP
È utile anche approfondire i dati da due altre prospettive: categorie e canali.
Per quanto riguarda le categorie terapeutiche, la prima del 2021 è stata quella contro le affezioni dell’apparato respiratorio, +32,8% a volumi e +27% a valori: una simile crescita è connessa alla ripresa dei mali di stagione, veicolati dai flussi di traffico delle persone, con meno smartworking e più uso di mezzi pubblici.
Per quanto riguarda i canali, l’eCommerce per la farmacia continua a crescere: il 2021 si è chiuso con 6,4 milioni di confezioni vendute per un totale di 45 milioni di euro, che si traduce in +10,4% a volumi e +8,3% a valore rispetto al 2020, nonostante i cittadini hanno potuto muoversi più liberamente e tornare nei punti vendita fisici.
Ciò è emblematico del cambiamento delle abitudini dei consumatori: costretti dai lockdown a rivolgersi agli store online, hanno scoperto i vantaggi del canale e continuano a utilizzarlo, alimentando la crescita dell’eCommerce per la farmacia.
Un simile fenomeno si può riscontrare anche sul canale fisico: il cliente ha acquisito maggiore familiarità con il digitale e scoperto nuovi modi per soddisfare i suoi bisogni, come prenotazione online di servizi, click&collect e applicazioni.
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