Nel corso dell’epidemia del coronavirus, la farmacia ha sfruttato la sua presenza capillare per fornire assistenza direttamente ai cittadini, adottando al contempo tutte le misure necessarie per evitare assembramenti e contrastare i contagi.
In questo scenario, tuttavia, è stato comunque possibile soddisfare i propri bisogni di salute e di cura del proprio corpo, e ricevere le rassicurazioni del farmacista in un momento così critico senza dover uscire di casa ed entrare in contatto con altre persone: l’eCommerce per la farmacia.
Il canale digitale, già apprezzato dagli italiani per la sua comodità, si è rivelato un importante strumento per la tutela della sicurezza dei cittadini e il contenimento del contagio al punto da registrare un vero e proprio boom nel primo quadrimestre del 2020.
I dati della rete di farmacie di Farmakom, infatti, indicano una crescita delle vendite di farmaci e dispositivi medici sul canale online del 220% rispetto agli stessi mesi del 2019, con un picco del 330% su aprile; un trend certamente positivo, che sembra destinato a continuare, con maggio che registra un incoraggiante +110% rispetto all’anno precedente.
Questa accelerazione del comparto ha permesso di coinvolgere più persone nell’eCommerce per la farmacia, superando eventuali esitazioni sull’impiego del commercio elettronico per prodotti che hanno un impatto diretto sulla propria salute.
I dati di questi mesi ci permettono di delineare l’identikit dell’acquirente di farmaci online per avere un quadro più chiaro del settore nei mesi a venire.
Questa necessità nasce dal mutamento delle abitudini degli italiani a seguito dell’epidemia: è plausibile che i nuovi comportamenti e i nuovi strumenti, come la ricetta elettronica, che sono stati adottati per tutelare se stessi dal coronavirus si consolidino e diventino pratica comune anche al rientro dell’emergenza, una volta provati i vantaggi che ne derivano.
Nella fasce d’età più inclini all’acquisto online di farmaci e altri prodotti per il benessere, l’acquirente medio è di sesso femminile: le donne sono infatti i consumatori più rappresentati tra i 40 e i 50 anni (73%) e tra i 50 e i 60 anni (58%).
Il sesso maschile è predominante nella fascia under 20, ma visto che l’acquisto di farmaci e prodotti per la salute non è tipico di quell’età è più plausibile che facciano da tramite per i genitori o i nonni meno abituati al digitale.
La Regione che ha effettuato più acquisti nel primo quadrimestre del 2020 è la Lombardia, che copre il 24% degli ordini, un dato in linea con la maggior concentrazione dei contagi nelle aree lombarde; seguono Veneto (11%), Lazio (10%), Piemonte (9%) ed Emilia-Romagna (8%).
Già prima dell’epidemia, la trasformazione digitale della farmacia era diventata uno step obbligatorio per rimanere competitivi sul mercato e questi nuovi sviluppi non fanno che rafforzare questo dato di fatto, incitando il farmacista a fare questo passo cruciale per conquistare il suo posto online e cogliere preziose opportunità di crescita.
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