L’Area Studi di Mediobanca ha pubblicato un’estesa analisi sulla farmacia italiana, prendendo in considerazione sia il canale fisico che quello digitale.
Complessivamente, il settore farmaceutico del nostro Paese continua a crescere confermando che i trend positivi degli anni precedenti non erano fenomeni limitati all’emergenza sanitaria, che invece ha innescato cambiamenti permanenti nel comparto.
Il quadro della farmacia in Italia
I dati, riferiti al primo semestre del 2022, rivelano una crescita del comparto rispetto allo stesso periodo del 2021: +8,1% sul fatturato e +8,2% sul volume.
In questo periodo le vendite della farmacia hanno raggiunto i 13,1 miliardi di euro, ripartiti tra:
- Farmaco etico, 54,3% del totale, in crescita del 3,5% rispetto al 2021;
- Farmaco commerciale, 43,7% del totale, in crescita del 9,6% rispetto al 2021.
Questo valore è ripartito su una rete particolarmente estesa, che nel 2021 contava un’attività ogni 2.977 abitanti contro una media europea di una ogni 3.245 persone: ciò si traduce da una parte in un’elevata capillarità del settore, ma dall’altra in un minore fatturato medio, pari a 1,2 milioni di euro.
Di particolare interesse è la crescita del comparto dei servizi in farmacia, che rappresenta una delle maggiori novità sulla scia della pandemia.
I dati, questa volta limitati al 2021, indicano una doppia crescita:
- Del numero di farmacie che erogano servizi di diagnostica, +10% rispetto al 2020 portando il totale a 5.894;
- Del numero di servizi erogati, +87% rispetto al 2020 portando il totale a 250.946 prestazioni, ripartite tra ECG (64%), monitoraggio holter cardiaci (22%) e rilevazione pressione arteriosa (14%).
Questi trend offrono opportunità alla farmacia, che può integrare la vendita di prodotti con l’erogazione di servizi e fare leva proprio su quella penalizzante capillarità per essere il più vicino possibile al paziente, che così è incentivato a rivolgersi al farmacista “sotto casa” piuttosto che a strutture ospedaliere più distanti.
E in effetti, si stima che il 42% degli italiani entri in farmacia con l’intenzione di effettuare esami, richiedere una consulenza e di usufruire di altri tipi di servizi, piuttosto che di comprare un prodotto.
Alla luce di ciò, il farmacista deve rivedere la sua strategia e il suo approccio, da una parte ampliando la sua offerta di prestazioni e dall’altra individuando collegamenti tra i servizi e i prodotti, per esempio proponendo determinati articoli in funzione dei risultati degli esami.
La crescita dell’eCommerce nel 2022
Similmente a quanto accaduto con il comparto nel complesso, anche l’eCommerce per la farmacia continua a prosperare anche dopo il superamento dell’emergenza sanitaria, registrando addirittura una crescita rispetto ai record del 2021.
Secondo i dati di Mediobanca relativi al primo trimestre del 2022, il canale aveva raggiunto nei soli primi tre mesi dell’anno un valore di 178 milioni di euro, +24,8% rispetto allo stesso periodo del 2021.
Questo risultato si inserisce su un trend assolutamente positivo per la farmacia online, i cui fatturati sono cresciuti del 66% dal 2019 al 2020 e poi di un ulteriore 14,1% dal 2020 al 2021, raggiungendo così i 437 milioni di euro al termine dello scorso anno.
Considerando quindi l’andamento nel corso del biennio 2020/21 e i risultati dei primi tre mesi del 2022, entro la fine dell’anno si può prevedere non solo un nuovo record di fatturato, ma anche una crescita del canale online in relazione alla totalità del comparto.
Mediobanca, infatti, stima che riuscirà a coprire il 5% del valore del mercato commerciale, ovvero i prodotti senza obbligo di prescrizione, poiché quelli con ricetti sono preclusi dalla vendita online: un dato superiore di un punto percentuale rispetto a quello del 2021.
C’è però ancora un significativo margine di crescita, considerando che:
- Nel resto d’Europa la quota di mercato dell’eCommerce si attesta attorno al 10/15%, a cui si aggiunge il record tedesco del 23%;
- In Europa il valore complessivo dell’eCommerce per la farmacia è pari a 20 miliardi di euro, con un’aspettativa di crescita del 18% annuo da qui al 2027.
È anche importante evidenziare che a fine 2021 il numero di attività abilitate alla vendita di farmaci online (SOP e OTC) erano 1.355, ma c’è una forte disparità nella ripartizione delle quote di mercato: il 40% è infatti in mano ai primi cinque player, determinando così una serrata competizione per il restante 60% tra centinaia di altri attori.
Per riuscire ad affermarsi in un simile mercato e realizzare un modello di vendita omnicanale che abbraccia fisico e digitale, il farmacista deve affrontare la sfida dell’online con consapevolezza, supportato da tecnologie avanzate e guidato da strategie lungimiranti.
Farmakom supporta il farmacista lungo questo percorso, facendo leva su un’esperienza di oltre 20 anni nel settore della farmacia incrociata con professionalità che da sempre sviluppano progetti digitali per offrire un eCommerce per la farmacia avanzato supportato da una consulenza sul digital marketing per il raggiungimento dei traguardi commerciali.
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