La pandemia ha sensibilmente cambiato il paniere degli acquisti degli italiani e di conseguenza molte categorie di prodotto hanno accusato forti fluttuazioni, spesso negative, che hanno costretto il settore retail a rivedere le proprie strategie di produzione, distribuzione e vendita.
Il canale farmacia non è stato certo immune a questo fenomeno: la macro-categoria dei farmaci etici è diminuita del 3% a valore e del 3,9%, mentre su prodotti più specifici si registrano cali di valore anche a doppia cifra, come per esempio cura della tosse (-28%), antinfluenzali (-10,5%) e antibiotici sistemici (-24,1%).
In questo periodo di insicurezza che inevitabilmente si protrarrà per altri mesi, una categoria di prodotto rappresenta una certezza sugli scaffali della farmacia: gli integratori alimentari.
Gli integratori alimentari sono sempre stati una delle categoria di prodotto più venduta dalla farmacia sia sul canale fisico che su quello digitale, e neanche la pandemia è stata in grado di arrestare la loro crescita a fronte di un +3,2% sul 2020.
Tuttavia, questo dato, presentato dall’associazione di categoria Integratori Italia, deve essere dissezionato e analizzato con la lente di ingrandimento, perché riassume fenomeni molto diversi tra loro che sono degni di nota.
In primo luogo, ci sono stati alcuni cambiamenti nel consumo delle diverse categorie degli integratori alimentari e in particolare:
- +47% per vitamine;
- +68% per difese immunitarie;
- +23,5% per riposo/benessere mentale.
Osservando la natura di questi prodotti, è possibile ricollegare la loro crescita alla pandemia: i primi due rafforzano l’organismo e contribuiscono a mantenerlo in salute, mentre la terza categoria aiuta a gestire lo stress indotto dal coronavirus e dal lockdown.
Tuttavia, la crisi sanitaria ha portato molti italiani a prestare più attenzione alla salute in generale e perciò questi comportamenti d’acquisto potrebbero protrarsi in risposta a questa nuova sensibilità sul tema sanitario.
Ancora più importanti e significativi sono i cambiamenti sui canali distributivi.
Nel 2020 la farmacia, che detiene il 77% della quota di mercato sugli integratori, ha repentinamente accelerato sull’online: gli eCommerce, infatti, hanno aumentato le loro vendite di questo prodotto dell’87,5% dal 2019 al 2020.
Questi dati relativi agli integratori alimentari sono un eco della crescita che tutto il canale eCommerce per farmacie e parafarmacie ha vissuto nel 2020 e che ha creato una nuova generazione di eShopper convinti della validità e della comodità di acquistare online farmaci e parafarmaci e quindi disponibili a far diventare abitudine un comportamento d’acquisto originariamente dettato dai lockdown e dai timori di contagio.
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